venerdì , 22 Novembre 2024
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Lettera del Presidente De Palo ai direttori dei quotidiani: “Il Governo metta subito le risorse necessarie nel piano famiglia”

Lettera del Presidente De Palo ai direttori dei quotidiani: “Il Governo metta subito le risorse necessarie nel piano famiglia”

 “C’è da mettere le risorse necessarie nel piano famiglia che il Governo sta varando. Il presidente Conte e il ministro Gualtieri devono dare un segnale sulle concrete priorità di esecutivo e MEF: è uno dei passaggi della lettera aperta inviata dal presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo, ai direttori dei principali quotidiani italiani, dopo l’incontro di ieri al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal quale sono scaturite, in risposta alle sollecitazioni del presidente del Forum, le parole forti del Capo dello Stato sul tema del destino demografico del Paese, proprio nel giorno in cui l’Istat confermava il dato peggiore nel rapporto nascite-decessi in Italia dalla fine della Prima Guerra Mondiale e certificava il declino demografico nazionale.

Oltre all’incontro di ieri con la prima carica dello Stato, c’è stato quello con il presidente Casellati alcune settimane fa, in un evento sull’inverno demografico in Senato; ho personalmente incontrato i leader politici dei partiti, nessuno escluso”, sottolinea De Palo, che aggiunge: “Tutte le forze politiche hanno aderito al ‘Patto per la natalità’, da noi lanciato nel gennaio 2018; ora i partiti sono d’accordo sull’assegno unico per figlio che noi per primi abbiamo proposto, alcuni mesi fa”. Anche per fare sintesi dopo decenni di analisi, il Forum Famiglie ha convocato il prossimo 15 maggio, Giornata internazionale della famiglia, “gli Stati Generali della Natalità con l’obiettivo di mettere le principali realtà nazionali attorno a un tavolo e con esse iniziare a progettare un domani demografico diverso”, scrive De Palo. Che conclude: “Non vogliamo rassegnarci a vedere i nostri figli su Skype, mentre vanno all’estero a realizzare i loro sogni lavorativi e familiari, delusi da un’Italia sorda alle loro aspirazioni”.

 

Lettera ai Direttori