sabato , 18 Ottobre 2025
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Ddl consenso informato in ambito scolastico. Adriano Bordignon, Presidente Forum delle Associazioni Familiari: “Educare all’affettività: una sfida difficile ma irrinunciabile”

Ddl consenso informato in ambito scolastico. Adriano Bordignon, Presidente Forum delle Associazioni Familiari: “Educare all’affettività: una sfida difficile ma irrinunciabile”

 

“Educare all’affettività, in un mondo sempre più distratto e violento, non è un’opzione, ma un’urgenza educativa. In un tempo in cui i ragazzi sono quotidianamente esposti a modelli, messaggi e contenuti non filtrati provenienti dal web e dai social, la scuola e la famiglia devono allearsi per offrire strumenti di comprensione, discernimento e rispetto reciproco. I dati, ormai sempre meno evidenti a causa del ricorso ai farmaci per l’interruzione volontaria di gravidanza, dicono che si abbassa sempre di più l’età in cui i più giovani si avvicinano all’esperienza sessuale fisica. Inoltre, gli episodi di violenza, che, purtroppo, la cronaca mette in evidenza quasi quotidianamente, mostrano che c’è scarsa consapevolezza, in molti casi, della propria dimensione affettiva ed emotiva. Al tempo dell’accesso facile ai social, in molti casi, lasciare che ad educare siano altre fonti, spesso superficiali o distorte, rischia di incidere in modo profondo e talvolta devastante sulla formazione dei più giovani”. È quanto ha dichiarato Adriano Bordignon, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, in merito al Il ddl “in materia di consenso informato in ambito scolastico” che introduce il requisito del consenso informato dell’esercente la responsabilità genitoriale per la partecipazione dello studente minorenne ad attività scolastiche vertenti su materie di natura sessuale, affettiva o etica.
“La famiglia – prosegue Bordignon – resta sicuramente la prima e insostituibile comunità educante: è lì che bambini e adolescenti imparano il valore dell’amore, della differenza, del rispetto di sé e dell’altro. Tuttavia, è innegabile che oggi molti genitori vivano una fatica crescente nel trovare le parole e i modi per affrontare con i figli temi complessi come il riconoscimento delle emozioni, la corporeità, l’affettività e la sessualità. In questi casi, la collaborazione della scuola, quando rispettosa, trasparente e condivisa, può rappresentare un aiuto prezioso, non una sostituzione. Il consenso informato, strumento previsto e tutelato dalla normativa vigente, rappresenta una garanzia per tutti: è la via per assicurare la trasparenza dei percorsi educativi, il rispetto della libertà educativa dei genitori e la tutela degli studenti da qualsiasi forma di ideologizzazione. Non un ostacolo, ma una barriera di protezione contro semplificazioni e derive ideologiche”.
Secondo Bordignon: “È sicuramente necessario che l’alleanza scuola- famiglia sia autentica. ‘Alleanza’ vuol dire rispetto reciproco del ruolo e delle competenze. Se alla famiglia spetta il compito educativo, la scuola ha il dovere di presentare ai ragazzi modelli valoriali che mettano al centro la persona e la sua dimensione relazionale, superando ed evitando tutti i tentativi di ridurre l’affettività ad ideologie che rischiano di compromettere la serenità e la crescita dei più piccoli. L’educazione all’affettività, considerata nella sua dimensione di attenzione alla persona, non può essere relegata ad un insegnamento specifico o a poche ore extracurricolari, ma deve essere compito di tutti i docenti ed essere declinata, come già spesso avviene, all’interno di tutti i saperi disciplinari, in modo da far propri modelli relazionali con gli studenti che siano coerenti con l’insegnamento stesso. Come adulti – conclude Bordignon – non possiamo rinunciare al compito di educare i più giovani alla scoperta e al rispetto di sé e dell’altro. Come Forum delle Associazioni Familiari sosteniamo la necessità di un’educazione affettiva seria, rispettosa, condivisa, adeguata alle fasi evolutive di bambini e adolescenti, come parte integrante del loro percorso di crescita personale e relazionale”.